Cos'è storia della colonna infame?

La Colonna Infame: Storia di un Errore Giudiziario

La Colonna Infame è un episodio oscuro della storia milanese, strettamente legato alla peste del 1630. Si tratta di un clamoroso errore giudiziario, basato su accuse infondate di unti, persone cioè accusate di spargere unguenti velenosi per diffondere la malattia.

L'evento culminò con l'esecuzione pubblica di Guglielmo Piazza, un commissario di sanità, e Gian Giacomo Mora, un barbiere, nel 1630. Entrambi furono torturati e confessarono di aver partecipato a una cospirazione per diffondere la peste.

La Colonna: In seguito all'esecuzione, la casa di Mora fu rasa al suolo e al suo posto fu eretta una colonna, appunto la "Colonna Infame", per perpetuare la memoria del loro crimine e ammonire i cittadini. Questa colonna, situata in quella che oggi è via Giuseppe Mengoni, divenne un simbolo di ingiustizia e superstizione.

Il Processo: Il processo che portò alla condanna dei due uomini fu caratterizzato da:

  • Testimonianze estorte sotto tortura: La confessione di Piazza e Mora fu ottenuta mediante torture brutali, rendendo inaffidabili le loro dichiarazioni.
  • Prove inconsistenti: Le prove contro i due uomini erano basate su voci, supposizioni e interpretazioni erronee di comportamenti innocui.
  • Clima di panico e isteria collettiva: La peste aveva generato un clima di terrore e paranoia nella popolazione, rendendo facile credere a teorie del complotto e accuse infondate.
  • Ricerca di capri espiatori: In un periodo di grande sofferenza e incertezza, la comunità aveva bisogno di trovare dei responsabili per la tragedia, anche a costo di sacrificare degli innocenti.

La riabilitazione: Solo nel 1778, grazie all'opera di Pietro Verri, illuminista milanese, la colonna fu abbattuta e fu pubblicato un libro intitolato "Osservazioni sulla tortura", che denunciava le atrocità del processo e riabilitava la memoria di Piazza e Mora. Verri dimostrò l'infondatezza delle accuse e l'ingiustizia della condanna, evidenziando i pericoli della superstizione e della giustizia sommaria.

"Storia della Colonna Infame" di Alessandro Manzoni: Alessandro Manzoni dedicò un saggio storico, "Storia della Colonna Infame", come appendice al suo romanzo I promessi sposi, analizzando in dettaglio il processo e le sue conseguenze, e sottolineando l'importanza della ragione e della giustizia. Manzoni, con il suo acuto spirito critico, smontò le pretese del processo, evidenziando la follia collettiva e l'abuso di potere.

La Colonna Infame rappresenta un monito contro l'isteria di massa, la tortura e l'ingiustizia, e un invito alla cautela nel giudicare e condannare gli altri. Rimane un simbolo della fragilità della giustizia e della necessità di difendere i diritti umani.

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